Public Engagement

L’Università di Torino è impegnata costantemente in iniziative di coinvolgimento della società.

Il Public Engagement, che integra e amplia le attività tradizionali di ricerca e didattica, rappresenta la volontà dell’Ateneo di rafforzare le relazioni tra il mondo della ricerca, la comunità, la scuola, le istituzioni e le imprese. Perché l’incontro e la collaborazione tra questi attori sono necessari alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio. (da unito.it)

La finalità primaria del Centro Studi DiVI consiste nella valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze mediante una sistematica apertura verso il contesto socio-economico. In quest’ottica, ciascuno dei progetti di ricerca è orientato, fin dalla sua costruzione, alla condivisione e al trasferimento delle scoperte e dei processi implementati alla società civile.

FRidA - Forum della Ricerca di Ateneo

vista panoramica dall'alto di un reticolo di vie cittadine

FRidA è uno spazio virtuale per la valorizzazione, la condivisione e la partecipazione sui temi della ricerca scientifica e tecnologica dell'Università di Torino, dove sono i ricercatori stessi a raccontare gli sviluppi del loro lavoro. Il Forum mostra la ricerca come un processo continuo e partecipato di formulazione di problemi, ipotesi ed esperimenti, disegnando una mappa dinamica della conoscenza fatta di persone, eventi, successi, criticità e nuove risorse. Il Centro Studi DiVI ha più volte raccontato le sue esperienze di ricerca in questa pagina

un gruppo di genitori seduti sulle sedie disposte in cerchio

L’Officina della vita indipendente consiste in un percorso di capacitazione (empowerment) dei genitori di figli con disabilità. Il percorso è attivo dal 2011 ed ha coinvolto dieci gruppi di genitori su tutto il territorio regionale. Dal 2016 il progetto prevede anche la formazione di nuovi operatori per la conduzione di gruppi sul territori extra-regionali. Il programma di empowerment è connesso con iniziative di tipo formativo/laboratoriale che coinvolgono il mondo della scuola:

  1. Laboratori di inclusione nelle classi dei bambini i cui genitori frequentano i gruppi;

  2. Formazione e supervisione personalizzata rivolta agli insegnanti finalizzata a condividere concreti strumenti per l’inclusione scolastica.

persone sedute ad un seminario che ascoltano l'intervento di un relatore

Un’area di attività specifica è quella dei Seminari. Riguarda l’organizzazione di iniziative di valorizzazione, consultazione e condivisione della ricerca, in cui i ricercatori entrano in contatto con un pubblico non specializzato.

Si tratta di eventi pubblici gratuiti, organizzati in sedi universitarie e in luoghi della società civile e invitano alla partecipazione fasce di popolazione interessate o potenzialmente toccate dal trasferimento dell’innovazione, poiché entrano in contatto con le tematiche trattate in termini di ricerca. In quest’ottica sono stati organizzati, tra il 2017 e il 2018, quindici seminari e due cicli da sei incontri.

La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

una giovane lavoratrice con Sindrome di Down fotografata sul posto di lavoro

Il progetto connesso al metodo WIDE (Work Intellectual Disability Enviroment) prevede la sperimentazione di metodologie innovative per l’inserimento lavorativo per le persone con disabilità (priority area dell’European Disability Strategy 2010-2020). In quest’ambito la Terza Missione è declinata attraverso interventi formativi promossi in stretta collaborazione con le aziende che vertono sull’innovazione organizzativa del processo produttivo connessa con le necessità di inserimento di un lavoratore con disabilità. In quest’ottica sono stati sviluppati i progetti Dialogare con la disabilità: il valore della diversità” e “Nessuno è solo”.

un collage di fotografie del progetto 19pari

In merito al trasferimento dei processi e degli strumenti amministrativi atti al finanziamento e al governo delle pratiche innovative, la principale sperimentazione è costituita da un progetto transregionale che comprende tre zone: Asti città (220.000 abitanti); i 25 Comuni del Consorzio CSSAC di Chieri (103.000 abitanti distribuiti in 25 Comuni) e Gavardo (12.000 abitanti). Nei tre territori, il Centro Studi DiVI lavora in stretta collaborazione con gli enti locali per accompagnarli nella messa in pratica e successivamente nella messa a sistema di una nuova modalità di lavoro in grado di sostenere le persone a vivere nella comunità indipendentemente dalle condizioni di disabilità.